lunedì 11 maggio 2009

Parigi 1° giorno: ILE DE LA CITE' , ST. GERMAINS DES PRES e QUARTIERE LATINO

Continua a piovere. Da Place des Vosges passando tra stretti vicoli acciotolati raggiungiamo il castello medievale di Sens, oggi sede di una biblioteca cittadina.


Nulla di che, ma già riusciamo a vedere di fronte a noi la Senna e la prima isola: Ile St. Louis.
Il nostro obiettivo è St. Germains des Près dove abbiamo in mente una caratteristica creperie in cui mangiare le tipiche gallettes di grano saraceno.




Superiamo quindi l'Hotel de Ville e attraversiamo l'Ile, per dare un'occhiata alla famosissima Notre Dame.


  • Ile de la Cité e Notre Dame
Sull'isola una cascata di glicini in fiore ci attende...
Raggiungiamo Notre Dame e la raggiriamo fino alla parte absidale. Qui c'è un grazioso parchetto, molto curato, in cui ci fermiamo per una sosta WC.
Notre Dame, abside

WC sul retro di Notre Dame


il parco alle spalle di Nostra Signora

Notre Dame, lungo il lato Sud

  • Saint Germains des Près
St. Germain è molto colorata, piena di negozi e ristoranti.

Ecco un negozio di fiori


e una panetteria-pasticceria molto invitante:


Questa invece è la creperie in Rue des Cannettes, in cui abbiamo mangiato delle spettacolari gallettes di grano saraceno con ripieno di spinaci pancetta e roquefort!

Purtroppo non abbiamo fatto in tempo a fotografare le crepes perchè le abbiamo divorate all'istante!
Il locale è piccolissimo, stretto e lungo. E' mooooolto affollato! Per sederci abbiamo dovuto aspettare alcuni minuti in piedi, poi si è liberato un micro-tavolino.
I tavoli sono appiccicati tra loro, formano due file lungo le pareti, come se fosse un treno. Ci si siede su una lunga panca fissa al muro, oppure su sedie se si resta nella parte centrale del "vagone". Appena un tavolo si libera la cameriera lo estrae letteralmente dalla fila, ti fa accomodare e ti incastra nuovamente il tavolo ingabbiandoti!
Per andare alla toilette stessa trafila: spostare il tavolo, fare lo slalom tra i camerieri che vanno avanti e indietro per la "carozza", e infine si raggiunge un microscopico bugigattolo in cui su trova il wc e un piccolo lavandino.

Alle pareti foto di soggetti marinari, così come i nomi dei piatti: braccio di ferro, arrembaggio, ... tutti nomi che hanno qualcosa a che fare col mare e i marinai.

La crepe è da provare, il vino invece evitatelo. mattia l'ha preso "rosé" ma non era altro che una sorta di tavernello bianco mischiato con tavernello rosso.



Con la pancia piena ci dirigiamo verso il nostro hotel, passando per il Quartiere Latino dove si trova una fermata della metro comoda per raggiungere l'albergo.
  • Quartiere Latino
Si tratta di un quartiere molto vivace, frequentato soprattutto da studenti e professori delle vicine università. Pullula di ristoranti etnici di ogni tipo: molti greci, alcuni italiani, tantissimi propongono la tipica raclette di Savoia.
Purtroppo non smette di piovere, ma la gente come potete vedere non si lascia intimorire: le vie sono davvero affollatissime!

Lungo Rue de la Hughette si trova la più stretta via parigina: Rue du chat qui peche



Poco distante siamo riusciti a scovare pure il "chat" :-)

Altro angolino curioso del quartiere si trova al n. 22 di Rue St. Séverin, dove si trova il più stretto palazzo di Parigi:
Curiosità:

Sempre in Rue de la Hughette si trova questo palazzo; nella foto si vede poco ma nel cerchio è disegnata una Y. Pare che anticamente questo stesse a simbilizzare le gambe con guepière indossate dalle "signorine" dei bordelli, molto diffusi in tutto il centro storico.

Prendiamo la metro 10 alla fermata Cluny-La Sorbonne e andiamo finalmente a riposarci (e asciugarci) in hotel ...